“L’Operatore Empatico”
Laboratorio Teatrale e Psicologico per Operatori Oncologici Socio-Sanitari.
Come “mettersi nei panni” della paziente per decodificare
e rispondere adeguatamente alle sue necessità.
Al nastro di partenza, con debutto il 6 Aprile, una nuova stagione di eventi informativi e formativi che attengono le Medical Humanities, promossi da Iris Roma Onlus, per operatori sanitari, medici e paramedici che svolgono la loro attività professionale nel reparto di Ginecologia Oncologica, del Polo Scienza della Salute della Donna del Policlinico Gemelli.
Il Laboratorio Teatrale inteso come strumento per la formazione del personale medico e paramedico è una tecnica ampiamente usata in ambito internazionale, in particolare negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Sono ormai riconosciute le qualità di questo mezzo pedagogico per sviluppare la comunicazione empatica e la fiducia tra personale medico, paramedico, pazienti, famigliari.
Si tratta di una tecnica attiva, che, attraverso un training psico-fisico, utilizza il coinvolgimento “totale” del professionista sanitario, nella sua integrità biologica, intellettuale, creativa, relazionale, e porta a conoscere e sviluppare in modi diversi la personale modalità di comunicazione – verbale e non verbale – trovando, durante il percorso, proprie strategie di accoglienza dell’Altro.
La mimesi, tipica di alcune esperienze che si svolgono all’interno del laboratorio teatrale, fa inoltre emergere quali siano in realtà i bisogni del malato, dei familiari, del collega.
“Mettersi nei panni” del paziente, per esempio, permette di trovare le strategie d’azione che tengano si in conto la sfera fisica e clinica, ma anche gli aspetti psicologici, i valori individuali e spirituali, le relazioni familiari, i rapporti interpersonali e sociali.
Un’esperienza individuale e di gruppo che mira a coinvolgere l’unità mente-cuore-corpo.
Perchè “la valutazione della risposta emozionale delle persone ammalate è infatti assunto dalla psiconcologia come un dovere della medicina, poiché il “dolore” psicologico, al pari del dolore fisico, è in tutto e per tutto un parametro vitale da monitorare regolarmente durante il percorso di malattia e di follow-up”.
Se questo è vero per i pazienti, è vero anche per gli operatori che quotidianamente si trovano a contatto con malati oncologici, che con loro instaurano relazioni e legami, e che come loro hanno inevitabilmente una riposta emotiva – spesso non riconosciuta – che abbraccia ogni genere di emozione: l’ansia, la preoccupazione, la rabbia, la frustrazione, l’incapacità di “lasciar andare”, di tollerare il fallimento terapeutico…
Il laboratorio di formazione
“L’Operatore Empatico” consente di sperimentare direttamente le conseguenze delle azioni, guidandole nel modo desiderato e applicando le strategie più consone a quella paziente e a quella “patologia” grazie, anche ad esercizi di simulazione e role play.
Stimolando l’opportunità di ascoltare e guardare in modo diverso le tante persone e le molteplici storie di malattia che medici e infermieri incontrano ogni giorno, per incentivare – aldilà del tempo e della fatica che questo lavoro comporta – un dialogo empatico con le pazienti, imparare che con loro, e con i loro familiari, è possibile lavorare significativamente sulla qualità della vita sulla qualità della morte, di cui si parla ancora poco.
Ecco allora che tecniche teatrali e psicooncologia si incontrano in un progetto modulare che prevede un set di incontro co-condotti da due esperti: Francesca Fava, operatrice teatrale, che proporrà esperienze, attività ed esercizi fisici ed emotivi legati alla drammatizzazione, all’improvvisazione, alla simulazione e alla narrazione e Letizia Lafuenti, psico-oncologa, che avrà il compito di osservare le esperienze agite dal gruppo, raccogliere le emozioni espresse attraverso il verbale e il non verbale, e restituire al gruppo quanto osservato con il fine di aumentare il livello di consapevolezza degli operatori non solo rispetto ai propri vissuti emotivi, ma anche a quelli delle pazienti che quotidianamente incontrano in reparto, in sala operatoria o in day hospital.
Il primo laboratorio “L’Operatore Empatico” si articolerà in 4 incontri a numero chiuso, da 2 ore ciascuno, con cadenza settimanale, per tutto il mese di Aprile.